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Comprendere i regimi speciali per gli importatori europei

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1
February
2023

Secondo l’ Unione Europea, questi regimi permettono alle aziende di svolgere tre delle loro funzioni essenziali -lo stoccaggio, l’ utilizzazione e la trasformazione delle merci -prima della loro vendita nel mercato europeo o della ri- esportazione in mercati extra UE.

Queste condizioni preferenziali possono andare dalla riduzione alla sospensione delle tasse e / o dei dazi sino a misure di politica commerciale (per esempio i dazi anti-dumping).

Quali sono le differenti tipologie di regimi speciali?

  1. La Temporanea Importazione: questo regime speciale permette l’importazione temporanea delle merci, che saranno successivamente riesportate senza essere stato modificato. Un tipico esempio é quello di un bene che deve essere presentato ad una fiera o a una esposizione. Gli importatori in questo caso sono completamente esonerati sia dal pagamento di dazi e tasse , sia da eventuali politiche di tipo commerciale sulla tipologia merceologica (anti-dumping).
  2. La Destinazione d’ Uso Particolare: questo regime speciale permette di ottenere delle condizioni tariffarie preferenziali agli importatori di beni destinati ad un uso specifico. Per esempio, un importatore produttore di biciclette, può importare con questo regime alcune delle componenti destinate alla specifica produzione. La destinazione d’ uso particolare permette di evitare o di ridurre dazi e tasse, cosi come eventuali misure commerciali , in modo da incentivare alcuni settori produttivi.
  3. Il Deposito Doganale: questo regime speciale permette di stoccare la merce in attesa di un inoltro della stessa verso un’ altra destinazione doganale UE o Extra-UE. Il deposito doganale incentiva anche gli importatori a stoccare merce all’ interno dell’ Unione, grazie a una dilazione dei dazi o la sospensione dei dazi e tasse per i beni che saranno riesportati al di fuori dell’ UE.
  4. Il Perfezionamento Attivo: favorisce l’importazione di beni all’ interno della UE, con lo scopo di trasformarli prima della riesportazione o dell’ immissione all’ interno dell’ Unione. Le aziende possono sia lavorare che trasformare questi beni senza dover anticipare i dazi e le tasse all’ interno dell’ Unione. Questa misura é volta a migliorare la competitività in export, incoraggiando a creare del “valore aggiunto” prima della nuova immissione sul mercato.
  5. Il Perfezionamento Passivo: questo regime permette alle aziende di esportare verso paesi terzi, beni comunitari con il fine di trasformazione e/o riparazione, per poi reintrodurli nell’ Unione con una esenzione totale o parziale dei dazi.

Quali sono i vantaggi di questi regimi speciali per l’ importatore?

I differenti regimi speciali sono volti a favorire gli importatori UE, rispondendo alle loro necessità operative. Le autorità doganali considerano due effetti principali:

  • Un effetto sospensivo: gli importatori sono sollevati da obblighi legati all’ import / export dei beni, come per esempio il pagamento di dazi, IVA e il rispetto delle misure di politica commerciale.
  • Un effetto economico: gli importatori possono guadagnare competitività sul mercato internazionale grazie alle economie sugli importi dovuti in dazi e tasse e alle facilitazioni in merito a politiche commerciali in essere.

I regimi speciali sono molto interessanti per gli importatori europei, nonostante questi si applicano ad operazioni e tipologie di beni limitate.

💡 4 Consigli degli esperti di OVRSEA per tutti gli importatori interessati:

  • Assicurarsi che la propria attività e le proprie merci rientrino tra le categorie che possono usufruire dei regimi speciali.
  • Contattare la Camera di Commercio locale per le autorizzazioni necessarie.
  • Una volta ottenute le autorizzazioni, monitorarne l’utilizzo in modo da garantire alle autorità doganali il corretto utilizzo dei regimi speciali per le proprie attività.
  • Informare le autorità in caso di eventuali modifiche alla propria attività e verificare sempre la corretta applicazione dei regimi speciali.