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"Non esistono libretti di istruzioni che ci aiutino a prendere decisioni"- Denis Rousseau (Eurosit)

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11
April
2022

Ogni mese, OVRSEA incontra caricatori e committenti per discutere delle ultime novità nel mondo dei trasporti e della logistica e delle sfide di settore. Questa settimana il nostro team si è intrattenuto con Denis Rousseau, responsabile degli acquisti di Eurosit che racconta come l'estrema incertezza influisca sulla gestione quotidiana della logistica e dei trasporti.

Ciao Denis, raccontaci di te

Dopo una carriera nel settore automobilistico, nella fattispecie presso Valéo, negli ultimi 4 anni sono stato responsabile degli acquisti per Eurosit. Eurosit, con sede a Nevers, è un'azienda francese produttrice di sedie per ufficio che appartiene al gruppo Sokoa, con sede a Hendaye, che conta un totale di 600 dipendenti. Parliamo del leader francese in questo segmento di mercato. In Eurosit lavoriamo in B2B con note grandi aziende, come SNCF, EDF, sviluppatori, grandi banche, SAFRAN, mutue assicurative e gruppi tipo Renault, oltre a enti governativi.

Come funzionano il trasporto e logistica da Eurosit?

Il nostro sito produttivo si trova a Nevers e importiamo la maggior parte dei nostri componenti dall'Europa e, in misura minore, dalla Cina. Le nostre principali modalità di trasporto dall'Asia sono il mare e la ferrovia, anche se a causa della guerra in Ucraina abbiamo eliminato il trasporto ferroviario. Finora comunque siamo sempre riusciti a sfruttare i vantaggi del trasporto via treno, grazie soprattutto alla reattività e all'esperienza di OVRSEA.

Come si sta riprendendo Eurosit dalla crisi sanitaria del 2020?

Rispetto ai 3 mesi precedenti, a fine 2019 abbiamo deciso di mettere da parte il più in fretta possibile 6 mesi di stock. Il che ci ha permesso di mantenere attiva la produzione e di superare la crisi legata al virus del Covid, al blocco del Canale di Suez e di far fronte a tutte le altre chiusure o congestioni portuali verificatesi negli ultimi due anni. Alla luce delle attuali perturbazioni, della carenza di componenti e degli elevati livelli di instabilità geopolitica, abbiamo appena deciso di aumentare le nostre scorte a 8 mesi.

Pensi che Eurosit deciderà di delocalizzare ulteriormente la produzione dei componenti?

È chiaro che vogliamo ridurre il più possibile la nostra dipendenza dall'Asia. Per le poche e semplici parti tecniche in coproduzione con i nostri partner locali, è abbastanza facile riportare la produzione in Europa ed è quello stiamo già facendo. D'altra parte, per alcuni componenti, che richiedono tecnologie quasi esclusivamente fornite dagli asiatici, sia per ragioni economiche che per capacità produttive, sarà difficile eliminare del tutto la produzione cinese nel breve e medio termine.

Il livello complessivo di incertezza rimane estremamente elevato. Cosa prevedi per il prossimo futuro?

È diventato molto difficile fare previsioni anche solo di uno o due mesi. Nel 2020 e nel 2021 abbiamo gestito crisi una tantum su componenti molto specifici, ma con la crisi in Ucraina e la questione Covid in Cina non c'è più visibilità. Ogni giorno ricevo lettere in cui si parla di rischi potenziali o di gravi penurie. E non fanno che aumentare. Ci prepariamo al peggio, sperando che non accada mai. A questo proposito, abbiamo recentemente preso una decisione importante: mettere a magazzino i nostri componenti per una gamma strategica di sedili, per concentrarci su questa gamma e continuare a soddisfare i nostri clienti, anche se ciò significa lasciare in secondo piano altre gamme meno performanti. In tutta la mia carriera non ho mai vissuto una situazione simile. Dobbiamo continuamente rivedere le nostre strategie e decisioni da cima a fondo, in base alle informazioni più recenti.

Quali i vantaggi secondo te di leggere Il Mercante ?

Appena ricevo la newsletter, mi precipito a leggerla. Tenersi aggiornati è l’unica soluzione in questo momento. Bisogna agire ogni giorno, restare in contatto diretto con i fornitori e con i partner come OVRSEA. Quello che stiamo vivendo è un periodo senza precedenti e al momento non esiste un libretto di istruzioni che ci aiuti a prendere decisioni. Si va a sentimento e ci si affida alla professionalità. Il lavoro è diventato pura gestione della crisi. Naturalmente, terminare il 2021 senza interruzioni di produzione e tirandone fuori anche un margine, nonostante le 10 o 12 crisi che abbiamo attraversato, è eccezionale. Ed è motivo di vanto e di orgoglio per tutto il team. Nonostante le difficoltà, è un supporto davvero istruttivo che ci aiuta a porci meglio come i professionisti che siamo. Ne usciremo più forti e anche le nostre strategie future saranno migliori.